#Lucia Toscano
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Sei un Incanto: la forza della bellezza autentica nelle parole di Lucia Toscano. Recensione di Alessandria today
Un poema che celebra la vita attraverso il passare del tempo
Un poema che celebra la vita attraverso il passare del tempo La poesia “Incanto” di Lucia Toscano è un tributo profondo e toccante alla bellezza autentica che si cela nel passare del tempo. Attraverso versi delicati e potenti, Toscano invita il lettore a guardarsi allo specchio e ad abbracciare i segni del tempo come testimonianza di una vita piena di emozioni, dolori, amori e…
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Firenze: premiati i giovani cuochi toscani dello Junior Team per la vittoria ai campionati italiani 2024 nella categoria 'Cucina calda a squadre'
Firenze: premiati i giovani cuochi toscani dello Junior Team per la vittoria ai campionati italiani 2024 nella categoria 'Cucina calda a squadre'. Hanno portato in alto il nome della Toscana, valorizzando i suoi prodotti tipici e la sua tradizione enogastronomica, le ragazze e i ragazzi dello Junior Team che hanno vinto il primo premio nella categoria 'Cucina calda a squadre' ai campionati italiani 2024 promossi dalla Federazione Italiana Cuochi e riconosciuti dal circuito Worldchefs. Per questo il Consiglio regionale della Toscana li ha voluti premiare con una coppa per l'importante traguardo raggiunto. A consegnare il premio nelle mani del team manager della squadra, Tommaso Monaci dell'Associazione Cuochi Arezzo, il presidente dell'Assemblea legislativa Antonio Mazzeo: "Siete motivo di orgoglio, non è scontato arrivare a questi risultati. Risultati raggiunti coniugando tradizione e innovazione. Sapere che ragazze e ragazzi giovanissimi riescono a valorizzare la Toscana, con la sua cucina, la filiera corta e la sua identità, mi dà il senso che è stato fatto un ottimo lavoro". "Per questo - ha proseguito il presidente Mazzeo – voglio ringraziare l'Unione regionale cuochi della Toscana e l'Istituto 'Martini' di Montecatini Terme che ha formato questi ragazzi. La formazione esalta il talento e voi siete arrivati dritti al cuore con i vostri piatti. Non pensate di essere arrivati, credete nelle vostre capacità e studiate ogni giorno per spingervi un po' oltre". Hanno partecipato alla cerimonia i consiglieri regionali Lucia De Robertis e Vincenzo Ceccarelli, il presidente dell'Unione regionale cuochi della Toscana Roberto Lodovichi e il professor Antonio Antonino dell'Istituto professionale di Stato per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera 'Martini' di Montecatini Terme che tra gli allievi ha selezionato la squadra. "Siamo abituati a premiare i cuochi - le parole della presidente della commissione Territorio e ambiente Lucia De Robertis - e ringrazio il presidente Lodovichi per l'idea vincente di puntare sui giovani. La Regione sta investendo moltissimo per promuovere i propri prodotti e la bravura dei cuochi è quella di esaltare queste materie prime straordinarie". "Questa volta a vincere sono stati i giovani – le parole del consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli – e vista la bravura dei loro maestri era inevitabile. Un'esperienza partita da Arezzo con Roberto Lodovichi che è una delle anime dell'Unione regionale dei cuochi". Poi rivolgendosi ai ragazzi ha aggiunto: "Non avete solo il compito di deliziare i palati, ma di comunicare un territorio con le sue tradizioni e le sue materie prime, e che lo abbiate fatto ai campionati italiani ci riempie di orgoglio". Molto emozionato, a ritirare il premio con la squadra è stato il team manager Tommaso Monaci: "Abbiamo vinto con un menù composto da quattro portate. Siamo partiti con un antipasto che aveva come protagonista il gambero, il primo piatto erano dei tortelli ripieni di ricotta e cavolo nero, accompagnati da una battuta di gallinella, il secondo un filetto di maiale brado toscano con fungo cardoncello e fagioli all'uccelletto, mentre nel dolce è stata protagonista la fragola". Visibilmente soddisfatto il presidente dell'Unione regionale cuochi della Toscana Roberto Lodovichi: "con l'Istituto Alberghiero di Montecatini abbiamo deciso di preparare una giovane squadra insieme al team dei campioni dello scorso anno. L'obiettivo, centrato, è stato quello di valorizzare la tradizione toscana con i suoi prodotti e le sue eccellenze. La ricetta vincente è stata quella di mettere insieme scuola, operatori del settore, cuochi e ristoratori favorendo la crescita dei ragazzi". A selezionare la squadra Antonio Antonino dell'Istituto professionale di Stato per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera 'Martini' di Montecatini Terme: "Come Istituto statale abbiamo dato a tutti la possibilità di partecipare. Su circa 190 candidati, che sono gli allievi dell'ultimo anno, hanno aderito in 29. Dalla selezione finale è uscita la squadra di 11 componenti che ha partecipato ai campionati italiani insieme ai due coordinatori, chef già usciti delle scuole". Il percorso del Junior Team Toscana è stato sviluppato insieme al professor Riccardo Monti, dirigente scolastico dell'Istituto professionale di Stato per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera 'Martini' di Montecatini Terme, con il coinvolgimento del professor Antonio Antonino e del corpo docente dello stesso istituto. Gli studenti dell'Istituto 'Martini' entrati nello Junior Team Toscana sono stati Maria Marceddu, Bruno Giosuè, Andrea Balleri, Francesco Cama, Gabriele Giannotta, Micheal Magrini, Bianca Vanni, Sara Fattori, Matilde Caprilli, Chiara Masi e Matilde Drovandi che hanno meritato la vittoria per la qualità e la completezza di un menù capace di rappresentare le specificità della cucina toscana, proiettandola verso il futuro con ingredienti, metodologie e abbinamenti innovativi. Gestione e coordinamento della squadra sono stati affidati ai due giovani chef Tommaso Monaci dell'Associazione Cuochi Arezzo nel ruolo di team manager e Bogdan Simiganovschi dell'Associazione Cuochi Pisani nel ruolo di capitano, mentre il lungo percorso di preparazione e allenamento ha fatto affidamento anche sulla passione e professionalità di Daniele Zingoni, Alessio Morganti, Daniele Astarella, Leonardo De Candia, Emanuele Callari, Stefano Fantozzi, Francesco Pannullo, Manuel Boccuzzi, Monica Grazia Briolotta e Veronica Vanni. Il cammino dell'Unione Regionale Cuochi Toscani è stato supportato anche dalla Regione Toscana che, attraverso Toscana Promozione Turistica e Vetrina Toscana, è stata presente con uno stand dedicato al turismo e all'enogastronomia, oltre che dai maggiori Consorzi di Tutela: Pecorino Toscano DOP, Pane Toscano DOP, Prosciutto Toscano DOP, Finocchiona IGP, Olio Toscano IGP e Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale IGP. https://www.youtube.com/watch?v=dIQen7_JxsA... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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A scagliarsi contro il leader della Lega (a Pontassieve, Fi) è stata una giovane 30enne originaria del Congo, immigrata regolare in Italia. La donna (...) si è avvicinata al leghista urlando più volte "Io ti maledico". Poi gli ha strappato camicia e catenina (...). Subito bloccata dalle forze dell'ordine, la 30enne è stata denunciata. (...) (...) Se Salvini ha dichiarato di non "usare il fatto per la campagna elettorale", quanto accaduto nel comune toscano potrebbe comunque influire sui risultati delle urne. A pensarlo è Enrico Mentana. Sul suo profilo Instagram, il direttore del TgLa7 ha commentato l'aggressione (...) spiegando che "rischia di essere, a parti invertite, un episodio chiave come la scena del citofono a Bologna". (...) Secondo molti analisti, (quell') episodio (ebbe) un ruolo nella sconfitta della candidata di centrodestra, Lucia Borgonzoni. Ora invece le cose potrebbero andare nel verso opposto.
https://www.ilgiornale.it/news/politica/salvini-aggredito-profezia-mentana-episodio-chiave-1888929.html
Gli episodi “pesano” così tanto? Mah, non lo so, cmq. che lo pensino fa capire quanto la gara sia in bilico, e che lo sia è già un mezzo successo.
Positivo comunque che i ben-pensanti simpatizzanti per qualunque cosa non sia Salveneeh come Mentana, esecrino un episodio VIOLENTO (cosa che la citofonata non fu: concordo Mentana, i due episodi NON vanno posti sullo stesso piano).
Chissà che da noi questi anticorpi preservino la sinistra da derive Antifa e Blm like come in Usa e questi “duomi di marmo in faccia” rimangano confinati alle reazioni reazionarie di elementi isolati. Indirettamente, chissà che tale presa di distanza “spieghi” anche agli immigrati che qui non esiste tolleranza per import di impulsività fuori controllo voodoo in nessuna situazione, né pubblica né privata.
Si, ho la tendenza a vedere il bicchiere mezzo pieno: per un Mentana sai quanti i coglioni dillà che si credono spiritosi e fan battutone dismissive che eccitano il demente di turno.
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A CINQUECENTO anni dalla morte di Leonardo Da Vinci, oltre alle invenzioni del genio toscano, sono i misteri nascosti dietro la sua opera più famosa, la Gioconda, ad aver stimolato nei secoli storici dell’arte, scienziati, psicologi, filosofi, scrittori, registi. Teorie, studi, esperimenti, ricerche d’archivio (e qualche bufala, va detto) alimentano l’enigma del quadro conservato al Louvre in cui è ritratta Lisa Gherardini, “Monna Lisa”. Ma che si tratti della moglie di Francesco del Giocondo, perfino su questo, non c’è l’assoluta certezza.
Tra i dettagli che più affascinano, oltre all’ormai celebre "Monna Lisa Effect", lo sguardo ipnotico che colpisce i visitatori che giungono a migliaia ogni giorno a Parigi per guardare l’opera dal vivo, c’è il sorriso della donna. Uno studio dell’Università di Friburgo aveva di recente stabilito che quella della Gioconda fosse un’espressione di felicità. Secondo un’analisi di tre neuroscienziati italiani, pubblicata sulla rivista Cortex, però, si tratterebbe di un sorriso “finto”, forzato, non spontaneo.
Nel loro lavoro Lucia Ricciardi della St. George University di Londra, Luca Marsili della University of Cincinnati e Matteo Bologna della Sapienza di Roma hanno applicato i principi della neuroscienza partendo dalla “scomposizione” della bocca della Monna Lisa. Sono state realizzate due foto chimeriche: nella prima la parte sinistra della bocca con il corrispettivo emivolto, nella seconda lo stesso procedimento è stato seguito per il lato destro.L'esperimentoMesse di fronte a 42 persone, tutte hanno concordato che la parte sinistra fosse più espressiva e felice, mentre la destra è stata descritta come “seria”, “disgustata” e “triste”. Da un confronto si vede che il sorriso della Monna Lisa sia asimmetrico. Secondo alcuni studiosi si sarebbe trattato di una paresi del soggetto dipinto, per altri la conseguenza di un dente mancante.
Ma i tre ricercatori italiani optano per la volontarietà dell’artista di Vinci nell’inserire un altro aspetto enigmatico. “Con la tecnica pittorica dello sfumato Leonardo, nella parte sinistra, ha alzato leggermente il labbro della donna, quasi a voler dipingere un ghigno. La neuroscienza – spiega Ricciardi – ha dimostrato come i sorrisi spontanei siano simmetrici, mentre quelli forzati no. Restando pur sempre nel campo delle ipotesi, pensiamo che Leonardo, grande conoscitore del corpo umano, sapesse che ridendo l’incurvatura delle labbra e le pieghe vicino agli occhi fossero simmetriche, prima ancora della teorizzazione di Duchenne nell’Ottocento”.
Non va dimenticato che un soggetto in posa per molte ore tiene un’espressione forzata, ma i risultati di questo studio portano i neuroscienziati a pensare che Leonardo abbia aggiunto questo particolare innaturale di proposito per comunicare qualcosa. “Cercando delle risposte abbiamo aggiunto un’altra domanda al mistero – conclude Ricciardi – ma pensiamo che quella espressione abbia un significato preciso e non sia frutto solo di un’imperfezione fisica”. Un nuovo enigma si va ad aggiungere alla Gioconda, secoli e secoli dopo la scomparsa del genio che la dipinse.Chi è la Gioconda?
Molti documenti ritrovati, testimonianze dirette e indirette e tanti studi concordano che la Gioconda sia Lisa Gherardini, moglie di Francesco di Giocondo. Secondo alcuni studiosi potrebbe trattarsi invece di Caterina Sforza. Altri sono convinti che si tratti di Isabella d’Aragona e c’è chi pensa perfino che sia la madre del pittore, Caterina Buti del Vacca. Nel dipinto, c’è addirittura chi ritiene che ci sia più di una Gioconda: secondo lo scienziato francese Pascal Cotte sotto il dipinto ci sarebbe il disegno di un’altra donna. Lo sfondoSi è ancora alla ricerca di prove che dicano dove sia stata dipinta la Gioconda, in quale parte d’Italia si trovi il paesaggio alle sue spalle. Tra le ipotesi più accreditate c’è la zona di zona di Ponte a Buriano, in provincia di Arezzo. Ma secondo uno studio recente molti elementi sarebbero riconducibili alla valle di Bobbio.
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“Oscar Ghiglia"Gli anni di Novecento
“Oscar Ghiglia”Gli anni di Novecento
“Oscar Ghiglia”Gli anni di NovecentoMartedì 5 aprile 2022, in Palazzo Medici Riccardi, è stata presentata alla stampa la Mostra “Oscar Ghiglia, Gli anni di Novecento”, a cura di Leonardo Ghiglia, Lucia Mannini e Stefano Zampieri, che resterà aperta dal 7 aprile al 13 settembre 2022.Livornese di nascita e Fiorentino di adozione, Ghiglia resta fortemente toscano, ma anche profondamente legato alle…
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I top ten di agosto 2021
I top ten di agosto 2021
I 10 articoli più letti nel mese di agosto 2021 Dolci tipici toscani, la loro storia e le loro ricetteIl cimitero di nonna Lucia a BolgheriLa Toscana nelle pagine della Divina Commedia (metafore e paesaggi)Il paesaggio toscano: le case colonicheFirenze in antiche mappeNella val di Merse: il chiostro di Santa Mustiola a TorriA Firenze: caffè, leccornie, artisti e letterati tra Otto e Novecento…
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Maria Luigia Borsi
Maria Luigia Borsi è nata a Sora. Suo padre è toscano mentre sua madre viene dalla Ciociaria . Ha iniziato i suoi studi vocali in tenera età mentre cantava in un coro per bambini, la Corale “Domenico Savio”, creato da don Lelio Bausani e si è laureata in canto lirico presso i’Istituto musicale “Pietro Mascagni” di Livorno, I suoi insegnanti di canto sono stati Lucia Stanescu, Antonietta Stella,…
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"Hinter die Binde gekippt"
Mein Corona Trink-Tagebuch
Sylvestersonderausgabe
Dies ist das erste mal seit 2 Jahren, dass ich Sylvester nicht arbeiten musste (zur Erläuterung, von 2001 - 2013 hab ich jedes Sylvester gearbeitet. 2014 - 2017 waren die ersten freien Sylvesterabende und 2018 - 2019 wieder schaffen gewesen). Da dieser letzte Tag von 2020 anders als alles Andere sein wird, wusste ich, also das Beste daraus machen, was geht. Darum gab es einen ultra klassischen Sylvesterabend, mit Raclette (reichen 2 Kg Käse für 3 Personen?), Knallbonbons (was für Kitsch doch da drin steckt), Bleigießen (mussten wir mit Wachs machen, war nicht so lustig), Uno spielen (hatte Kristin noch nie gespielt und natürlich auch promt gewonnen), Dinner for One (seit 18 Jahren nicht mehr an diesem Abend gesehen) und natürlich die große Partyshow aufm ZDF (ich verstehe nicht, warum sich alle so darüber aufgeregt haben). Natürlich dürfen auch die dazugehörigen Fläschchen nicht fehlen. Nicht ganz so aufwändig wie Weihnachten, aber lecker. Einstieg: kleinen Bombe dem großen Georg von Kessler. Zum Raclette: 2015 Bourgogne Chardonnay, Vincent Bouzereau (schmelzig, würzig, rauchig) zum Gießen und 90. Geburtstag: 2018 Santa Lucia Toscano (mit Handdrehkorken... Seltsames Gefühl) 0:00 Champus: 2012 Ayala Blanc de blanc (Eleganz Pur) und zum Spielen: Ida Marie von Leon Gold (leider kam der sehr stark mostig rüber und konnte mit dem Anderen nicht mithalten. Sorry Leon) Puhhh... Wir waren fertig. Was gab es denn bei Euch zu Sylvester?
#silvesterwein #happynewyear #geilefeiertage #tuebingen #geilesraclette
#hinterdiebindegekippt #phoenetix #jpsprickel #bourgognechardonnay #vincentbouzereau #georgkessler #kesslersekt #zenutesantalucia #toscanarosso #raclette #weingehtueberall #inderpampa #ayala #champagner #champagne #leongold #sameprocedureaseveryyear #sangiovese #württemberg #silvester #knallbonbon #käseistgeil #corona
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🎈LA TAVOLATA VISTA MARE 👉Domenica 5 Luglio alle ore 13.00👈 Il Pranzo Storico di Riccardo Santini Del Vignaccio ed Emiliana Antonelli nel Fresco Giardino Vista Mare. 🍴 IL MENÙ 🍴 - Panzanella Toscana di benvenuto. - Crostino Toscano - Salumi di Ruliano - La Giardiniera - Le Cozze ripiene di Emiliana - Zuppa di Cipolle - Ravioli al Tartufo - Tagliata Fonduta e Tartufo - Torta di Mele con Gelato 🍷 Vino Colline Lucchesi Pieve Santo Stefano 💶 IL PREZZO 💶 40 € 🚗 L' INDIRIZZO 🚗 Via Miramare, 26, Santa Lucia - Camaiore ☕ PER CHI VUOLE RITROVO A LUCCA ☕ Caffè Nelli ore 12.00 per top caffè alcolico. ☎ PER PRENOTARE L'EVENTO SCRIVERE UN MESSAGGIO "AL n. 3467804405 CON SCRITTO "PRENOTO E IL NUMERO DI PERSONE" #lucca #camaiore #igerslucca #ilvignaccio #alvignaccio #vignaccio #eventilucca #versilia (presso "IL VIGNACCIO" osteria) https://www.instagram.com/p/CCJHOkUDsuD/?igshid=frg4zl2l1pga
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Firenze, il 4 settembre si corre il Giro del Valdarno: classica del ciclismo toscano
Firenze, il 4 settembre si corre il Giro del Valdarno: classica del ciclismo toscano. Sono trenta le squadre che si sfideranno, lunedì 4 settembre, nella corsa alla vittoria della 45esima edizione del Giro del Valdarno, una classica del calendario ciclistico toscano, presentata nel Media Center 'David Sassoli' a palazzo del Pegaso. La corsa, aperta alla categoria Élite-Under 23, si svolgerà sul territorio del comune di Figline e Incisa Valdarno con partenza alle 13 da piazza Santa Lucia e si concluderà, come da tradizione, in piazza Marsilio Ficino. Per il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo questa gara è la dimostrazione di come la Toscana sia "terra di sport e ciclismo". Voglio ringraziare la Nuovo Pedale Figlinese per l'organizzazione di una gara che, arrivata alla 45esima edizione, è diventata una grande classica. E un ringraziamento particolare va ai tanti volontari che si impegnano per fare in modo che anche questa sia un'edizione bella e partecipata per dare un'opportunità ai migliori giovani provenienti da tutto il mondo. Ogni volta che si investe in iniziative che riguardano i giovani dobbiamo esserci, per fare crescere i migliori talenti avvicinando tante persone a uno degli sport più belli al mondo. Sarà una giornata di sport che farà conoscere la bellezza dei nostri territori dove si allenata anche la nazionale di ciclismo prima di partire per i mondiali di Glasgow". Anche il consigliere regionale Cristiano Benucci ha voluto ringraziare gli organizzatori e i volontari dell'associazione sportiva dilettantistica G.S. Nuovo Pedale Figlinese ricordando che "la corsa apre i festeggiamenti del Perdono che contraddistinguono tutto il Valdarno. Questo è un grande avvenimento di sport ed è importante per il Consiglio regionale contribuire a questa manifestazione. È la dimostrazione del grande legame tra il ciclismo e il nostro territorio. È bello vedere piazza Ficino piena dei colori delle squadre partecipanti e vedere tanta gente affacciarsi alle finestre e seguire lungo il percorso la gara". Dario Picchioni, assessore allo Sport del Comune di Figline e Incisa Valdarno, accompagnato dal vicesindaco Giovanni Di Fede, ha sottolineato come "quest'anno la gara si inserisca nel programma dei festeggiamenti del 50esimo Palio di San Rocco, una sinergia che va avanti da tempo con grande soddisfazione e l'impegno di tanti volontarie e volontari. C'è una grande partecipazione di sponsor, aziende e cittadini a dimostrazione della popolarità della manifestazione e un ringraziamento particolare va a tutte le istituzioni che ci hanno sostenuto". A sostenere la gara l'Assemblea legislativa toscana e la Città Metropolitana di Firenze rappresentata da Nicola Armentano, consigliere con delega allo sport: "Per noi è importante stare accanto a manifestazioni come questa, perché non promuovono solo lo sport, ma fanno conoscere la bellezza dei luoghi dove si svolge la competizione. Il concetto è sempre lo stesso, investire risorse nel mondo dello sport, importanti per coinvolgere i giovani in una realtà educativa e valoriale, ma attraverso questi investimenti valorizzare i nostri territori, migliorando anche la rete viaria, investendo sulla sicurezza stradale. E lo faremo anche quando ospiteremo la partenza del Tour de France nel 2024". Sandro Sarri, presidente del Gruppo Sportivo Nuovo Pedale Figlinese, è l'organizzatore della manifestazione: "La nostra è una bella gara che ha una grande tradizione e vanta tra i vincitori nomi importanti del ciclismo internazionale, come Chioccoli, Bontempi e Bartoli. Ringraziamo per il sostegno il Consiglio regionale, la Città Metropolitana di Firenze e il Comune di Figline e Incisa Valdarno". "Quest'anno - ha proseguito – per il momento sono iscritte 30 squadre. Il percorso per i primi 40 chilometri si svolgerà su un circuito nel territorio di Incisa Valdarno e gli altri 130 chilometri si correranno nel territorio di Figline. Si tratta di un percorso molto impegnativo con il tradizionale arrivo a piazza Marsilio Ficino". A portare i saluti della Federciclismo è stato il presidente del Comitato provinciale Leonardo Gigli: "Questa è una delle gare più prestigiose che ci sono in Toscana, sia per l'albo d'oro che per come viene organizzata. I complimenti vanno agli organizzatori e per capire il target di questa manifestazione basta fare il nome di Andrea Piccolo, vincitore nell'edizione del 2021, che ha indossato la maglia rossa di leader della Vuelta, in Spagna, pochi giorni fa". Al termine della conferenza stampa Sandro Sarri ha consegnato una bottiglia di vino dedicata all'evento e una medaglia celebrativa della 45esima edizione della gara al presidente del Consiglio regionale, alle autorità intervenute e agli sponsor che permettono ogni anno l'organizzazione della manifestazione.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Situato nell’entroterra della Costa degli Etruschi, Bolgheri è uno dei borghi più affascinanti della Toscana, in cui vivere le autentiche atmosfere bucoliche di questa regione. Conosciuto per essere stato il borgo del poeta Carducci, Bolgheri è perfetto sia per una vacanza all’insegna dell’enogastronomia, sia per un viaggio dedicato alla natura e al relax. Geograficamente è situato tra Piombino, Volterra e Livorno, dista meno di 300 km da Roma ed è una frazione del comune di Castagneto Carducci. Il suo Viale dei Cipressi è diventato una vera e propria icona toscana, che fa parte dell’immaginario comune dei viaggiatori di tutto il mondo, ma non c’è solo questo da visitare nel borgo! Bolgheri è un luogo da assaporare, in cui riscoprire il ritmo di vita lento, in cui immergersi nella natura e riscoprire il piacere della vita di campagna. Se stai pianificando un weekend o una vacanza più lunga a Bolgheri, ecco cosa vedere. Bolgheri e dintorni: 5 cose da vedere Molto spesso quando si arriva in un borgo italiano, la prima cosa che ci si chiede è che cosa vedere, perché non sempre questi piccoli gioielli antichi sono inseriti nelle classiche guide di viaggio. Sicuramente a Bolgheri e dintorni, sono numerose le cose da non perdere, ma soprattutto le esperienze da vivere che risveglieranno i tuoi sensi. Ora condividiamo con te che cosa visitare a Bolgheri, per rendere il tuo viaggio indimenticabile. Castello di Bolgheri Il Castello dei Conti della Gherardesca accoglie tutti quelli che entrano nel borgo: la porta di ingresso a Bolgheri infatti è situata proprio sotto la torre. Di origine cinquecentesca, il castello è ancora in perfette condizioni, ospita nella parte inferiore delle cantine, mentre nei terreni circostanti si trovano aziende agricole volte alla produzione del vino locale. Bolgheri centro Il centro storico di Bolgheri è un vero gioiello, in cui perdersi a passeggiare. Le case in pietra, le botteghe artigiane, insieme alle piazze costellate di fiori nella bella stagione, ti infonderanno un senso di pace senza precedenti. Da non perdere come zone principali del borgo sono: Piazza Teresa con la Chiesa Medievale dei Santi Giacomo e Cristoforo; Piazza Alberto, la principale del borgo; il percorso che porta alla scoperta della vita di Carducci, partendo dalla casa in cui visse da bambino, in Piazza Alberto, proseguendo con la statua di nonna Lucia sempre nella stessa piazza, e infine la casa in cui visse il primo amore di Carducci, situata in Piazza Teresa. Non dimenticare poi che il modo migliore per vivere il borgo è lasciarsi trasportare dalle sue atmosfere lente e rilassanti. Viale dei Cipressi Il Viale dei Cipressi di Bolgheri, per la Toscana, è un’autentica icona ed è meta ogni anno di migliaia di fotografi che desiderano immortalare questo tratto di strada, al cui termine si trova proprio la torre del Castello con la porta d’ingresso al borgo. La lunghezza totale della strada è di 4,7 km, inizia a San Guido e termina nel paese del Carducci. Inutile dire che il miglior souvenir che ti potrai portare a casa da questo meraviglioso borgo toscano, è proprio una foto romantica in questa bucolica strada di campagna. Cantine vinicole Non si può dire di aver visitato Bolgheri, senza aver partecipato ad una degustazione in una delle cantine locali. Qui si producono vini di grande pregio, che hanno vinto premi a livello mondiale, tra questi ci sono sicuramente: Sassicaia Ornellaia Bolgheri Rosso Bolgheri Bianco Bolgheri Superiore Il Sassicaia in particolare ha il primato di essere il vino più ricercato del mondo e non stupisce in effetti, perché la prima annata messa in commercio risale al 1968. Prima di quest’anno era destinato esclusivamente al consumo privato dei produttori. Oasi WWF Padule di Bolgheri Per un momento di svago in mezzo alla natura, da non perdere è l’Oasi WWF Padule di Bolgheri, costituita da boschi, stagni e prati umidi. Si tratta di un perfetto esempio di paesaggio maremmano ed è un rifugio faunistico importantissimo per la tutela della biodiversità locale. La gestione dell’area è privata, in collaborazione tra il WWF e la Tenuta San Guido. https://ift.tt/319PqgX Cosa vedere nel bellissimo borgo di Bolgheri Situato nell’entroterra della Costa degli Etruschi, Bolgheri è uno dei borghi più affascinanti della Toscana, in cui vivere le autentiche atmosfere bucoliche di questa regione. Conosciuto per essere stato il borgo del poeta Carducci, Bolgheri è perfetto sia per una vacanza all’insegna dell’enogastronomia, sia per un viaggio dedicato alla natura e al relax. Geograficamente è situato tra Piombino, Volterra e Livorno, dista meno di 300 km da Roma ed è una frazione del comune di Castagneto Carducci. Il suo Viale dei Cipressi è diventato una vera e propria icona toscana, che fa parte dell’immaginario comune dei viaggiatori di tutto il mondo, ma non c’è solo questo da visitare nel borgo! Bolgheri è un luogo da assaporare, in cui riscoprire il ritmo di vita lento, in cui immergersi nella natura e riscoprire il piacere della vita di campagna. Se stai pianificando un weekend o una vacanza più lunga a Bolgheri, ecco cosa vedere. Bolgheri e dintorni: 5 cose da vedere Molto spesso quando si arriva in un borgo italiano, la prima cosa che ci si chiede è che cosa vedere, perché non sempre questi piccoli gioielli antichi sono inseriti nelle classiche guide di viaggio. Sicuramente a Bolgheri e dintorni, sono numerose le cose da non perdere, ma soprattutto le esperienze da vivere che risveglieranno i tuoi sensi. Ora condividiamo con te che cosa visitare a Bolgheri, per rendere il tuo viaggio indimenticabile. Castello di Bolgheri Il Castello dei Conti della Gherardesca accoglie tutti quelli che entrano nel borgo: la porta di ingresso a Bolgheri infatti è situata proprio sotto la torre. Di origine cinquecentesca, il castello è ancora in perfette condizioni, ospita nella parte inferiore delle cantine, mentre nei terreni circostanti si trovano aziende agricole volte alla produzione del vino locale. Bolgheri centro Il centro storico di Bolgheri è un vero gioiello, in cui perdersi a passeggiare. Le case in pietra, le botteghe artigiane, insieme alle piazze costellate di fiori nella bella stagione, ti infonderanno un senso di pace senza precedenti. Da non perdere come zone principali del borgo sono: Piazza Teresa con la Chiesa Medievale dei Santi Giacomo e Cristoforo; Piazza Alberto, la principale del borgo; il percorso che porta alla scoperta della vita di Carducci, partendo dalla casa in cui visse da bambino, in Piazza Alberto, proseguendo con la statua di nonna Lucia sempre nella stessa piazza, e infine la casa in cui visse il primo amore di Carducci, situata in Piazza Teresa. Non dimenticare poi che il modo migliore per vivere il borgo è lasciarsi trasportare dalle sue atmosfere lente e rilassanti. Viale dei Cipressi Il Viale dei Cipressi di Bolgheri, per la Toscana, è un’autentica icona ed è meta ogni anno di migliaia di fotografi che desiderano immortalare questo tratto di strada, al cui termine si trova proprio la torre del Castello con la porta d’ingresso al borgo. La lunghezza totale della strada è di 4,7 km, inizia a San Guido e termina nel paese del Carducci. Inutile dire che il miglior souvenir che ti potrai portare a casa da questo meraviglioso borgo toscano, è proprio una foto romantica in questa bucolica strada di campagna. Cantine vinicole Non si può dire di aver visitato Bolgheri, senza aver partecipato ad una degustazione in una delle cantine locali. Qui si producono vini di grande pregio, che hanno vinto premi a livello mondiale, tra questi ci sono sicuramente: Sassicaia Ornellaia Bolgheri Rosso Bolgheri Bianco Bolgheri Superiore Il Sassicaia in particolare ha il primato di essere il vino più ricercato del mondo e non stupisce in effetti, perché la prima annata messa in commercio risale al 1968. Prima di quest’anno era destinato esclusivamente al consumo privato dei produttori. Oasi WWF Padule di Bolgheri Per un momento di svago in mezzo alla natura, da non perdere è l’Oasi WWF Padule di Bolgheri, costituita da boschi, stagni e prati umidi. Si tratta di un perfetto esempio di paesaggio maremmano ed è un rifugio faunistico importantissimo per la tutela della biodiversità locale. La gestione dell’area è privata, in collaborazione tra il WWF e la Tenuta San Guido. Bolgheri è uno borgo toscano dove ammirare l’omonimo castello, un ricco centro storico, la famosa Via dei Cipressi, un’Oasi WWF e tanto altro ancora.
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Resultados Examen Botánica 30 de enero de 2018
ACEVEDO FAGÚNDEZ, WAGNER ISAIR 0 ACHE FERRARO, NESTOR JAVIER 4 ACOSTA DUHALDE, MATIAS ADRIAN 7 AHLERS MELA, GUILLERMO 7 ALALUF DABOBE, FEDERICO 5 ALPUIN MORALES, FEDERICO JOSE 0 ALVE RODRIGUEZ, NAHUEL 8 ANSOLABEHERE DELGADO, MARTÍN 0 BARRETO BON, MARIA GABRIELA 6 BENTANCUR COPPETTI, FERNANDA 6 BIDEGAIN DE SOUZA, BAUTISTA NSP BLANCO CHACON, SOFIA 0 CAMACHO SAUCO, GASTON 6 CAMEJO BRITOS, RENZO VIRGILIO 0 CANOSA LASSO, LUCIA DIANA NSP CASTRO MANTERO, LUCIA JIMENA 4 CEJAS RUSO, GERMAN EMANUEL NSP CHAPPE TEJERA, MELANIE EVANGELINA 7 CHARRUTE DÁVILA, EMANUEL AGUSTÍN 0 CIVETTA PONCE DE LEON, SANTIAGO 7 CLAVIJO CURBELO, EMILIANO MIGUEL 0 COLLARES DAY, LUCIA 7 CONRAD LÓPEZ, ALDANA DOLORES 0 CORONEL VARELA, LUCIA CATALINA 4 CRESPO URIOSTE, JUAN MARTÍN 0 CUEBAS MOREIRA, AGUSTÌN 0 CUELLO RODALES, ANGELA VIVIANA 0 DA FONSECA CABRERA, RODRIGO ALBERTO 6 DE LOS SANTOS CAPURRO, JUAN FRANCISCO 0 DE PALACIO FERRARI, PABLO TOMAS 9 DELBONO SILVERA, YANINA PAOLA 7 DÍAZ PERDOMO, ALFREDO ISMAEL NSP DUARTE GONZALEZ, ANDY LUCAS NSP FAVERO FASSIO, MARIA PIERINA 5 FERNANDEZ PEREIRA, DAYANA ELIZABETH NSP FERNÁNDEZ RODRÍGUEZ, RUT MISAELA 3 FERNANDEZ SILVEIRA, BELEN 4 FERREIRA HONEGGER, SANTIAGO EZEQUIEL 0 FERREIRA SALVIOLI, MARTIN 4 FERREIRO FERNANDEZ, JOAQUÍN 0 FIGUEREDO GARRASINI, SOFIA YOSELIN 4 FORT ZABALA, VALENTIN 0 FRABASILE RIVAS, FRANCO BRUNO 7 GARCÍA CARDOZO, JOAQUÍN MANUEL 5 GARCÍA DE AMORES, SABRINA BETTINA 0 GARCIA GARIGOYCHEA, MICAELA 7 GARCÍA PINTOS BERISSO, MARIA JESÚS 9 GARCÍA SAINZ-RASINES, TOMÁS 0 GARRIDO URSE, GONZALO 0 GIMENEZ PREDIGER, JORGE LEONARDO NSP GÓMEZ MONTELONGO, JUAN MARTÍN 0 GONZALEZ BATTO, CAMILA NOEMI 5 GONZÁLEZ MARTÍNEZ, MATEO 5 GREMMINGER GAGGERO, ANDRÉS MARÍA 7 GRIECO MACHIÑENA, MAURICIO 0 GUSSONI DE BARBIERI, FLORENCIA 5 GUTIERREZ RIAL, CECILIA 0 HERNANDEZ CASTAÑO, BRIAN NICOLAS 0 HERNANDEZ MOREIRA, MONICA VALERIA NSP ISASTI TOURNE, LAURA MARIA 0 ISAZA SASIAS, CARLOS SEBASTIAN 7 ISRAEL WIBMER, ALEC NSP IVALDI VINELLI, GABRIEL HERNAN 0 JIMENEZ DE ARECHAGA COOPER, ANA BELEN NSP LACABANNE PARODI, GONZALO DAMIAN 5 LAFLUF HEGUABURU, LUCAS JOSÈ 6 LARROSA FEO, EDUARDO GASTON 0 LARZABAL PEREZ, FACUNDO ADRIAN NSP LAVALLEJA SILVA, LETICIA JACQUELINE NSP LAVEGA LESCANO, ANDRES 10 LAVIN RIBEIRO, MARTIN NICOLAS 0 LAXAGA BARDIER, RODRIGO ANDRES 0 LLOPIS LEITES, FEDERICO GABRIEL NSP LOPEZ ROYES, MARIA VICTORIA 4 LOPEZ SELIOS, JOAQUINA 5 LOUSTAU MARTINEZ, SANTIAGO IVAN 4 LUST ALVAREZ, JULIETA 4 MACHADO DIAZ, AGUSTINA MARIA 5 MACHADO GARCIA, ESTEFANY ALEXANDRA 0 MAINARDI PRATO, JUAN MARTÍN 5 MARTINEZ GARCÌA, KAREN LUCÌA 0 MASTANDREA AVELINO, ROSINA 6 MATTIAUDA LONG, MARÍA DE LOS MILAGROS 8 MC ALISTER CAFFAREL, ANA JULIA 9 MIRABALLES MAZA, NATALIA 5 MOIZO EMED, ANTONELLA 4 MORAN MACIEL, BRAIAN ADRIÀN 0 MORENO HERNANDEZ, GONZALO RAMIRO 0 NIETO OLASO, MARCOS 0 OLAZABAL DIEZ, AGUSTIN ALVARO 0 OLIVERA MARTÍNEZ, RAMIRO 7 PAEZ BIDEGAIN, JUAN IGNACIO 6 PAOLINO PORCILE, MARCELA 5 PARAVIS BONOMI, FRANCISCO 4 PEREYRA ZULUAGA FACET, GUILLERMO 0 PORCILE MACHADO, IGNACIO 0 POZZI RUBIO, MARIA GUILLERMINA 4 PUA TORRE, MARTIN 0 PUPPO CORTABARRIA, INES 10 QUINTERO TAVAREZ, YAZMIN BELEN 4 RAMOS PARRA, RODRIGO GABRIEL 0 RAPPA DELAFOND, JUAN BAUTISTA 8 RAVELO PEREZ, FEDERICO LEONARDO 0 REVETRIA MARTÍNEZ, LUCÍA BELÉN 4 RIOS GADOLA, TOMAS NSP RIVERO ALDAO, NATALIA CAMILA 0 RODRIGUEZ ALMEIDA, DANIELA CAROLINA NSP RODRIGUEZ BASTERECHE, KATHERINE ELIZABET NSP RODRIGUEZ BRUNO, FAUSTINO ANDRES 6 RODRIGUEZ GOMEZ, MICAELA 9 RODRIGUEZ RODRIGUEZ, CRISTIAN FACUNDO 0 RODRÍGUEZ VENTURELLI, MAICOL JONATAN 0 ROHR JAUME, SANTIAGO 5 RUBIO VILLASANTE, FEDERICO RAUL 7 SALABERRY PUCURULL, SANTIAGO 6 SANTURIO SILVA, CRISTIAN IGNACIO 5 SCARZELLA TESTA, NATALIA 0 SCHIO PETER, GIANFRANCO NSP SEIJAS GARCIA, MARIA JOSE 6 SERÉ TERRA, MATEO 5 SICILIANO BLANCO, JUAN FRANCO 0 SILVEIRA ZABALLA, GONZALO 6 SIVORI DE LOS SANTOS, BRUNO ISMAEL 0 SOBA BENTANCUR, MATIAS EDUARDO 7 SOBREDO TOSCANO, TOMÁS 5 SOSA BRITOS, ANDRES FABIAN NSP SUANES TELECHEA, JUAN MARTIN 4 TAULLARD SILVA, FEDERICO 8 TERRA DOS SANTOS, FABRIZIO 7 URCHOEGUIA FERNANDEZ, NICOLAS 5 VIDAL MAZZA, EMILIANO EZEQUIEL 0 VILLANUEVA, CANDELA 9 VIQUE LASSERRE, BRUNO MAXIMILIANO 6 ZABALETA GODAY, STEPHANI NSP ZALDUONDO DIGHIERO, MAITE 0 ZANGUINETTI BARATE, ALEXANDRA VICTORIA 7
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//Io mi immagino Lucia molestare i fratelli col dialetto toscano fiorentino giusto perchè tutte quelle "c" mute potrebbe farli impazzire~
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Real East Oakland: This family helped rais me as a child...61st Avenue...mi familia the TOSCANO FAMILY...Martha, Juan (Johnny), Louis (Chuy Louie), Lucia, Armando (one of the most ARTISTIC & CREATIVE dudes I've EVER met), and Mi Mama Toscano...I was the ONLY child on the block allowed in their house, invited to dinner, and go to soccer games on Saturday mornings with...much love ALWAYS...💗👌🏾💯 #brodeezytaughtme https://www.instagram.com/p/BzkS-QsgLpM/?igshid=19vzudxzxri6i
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Quello che ha da dire Marco Lillo sul caso Consip (e sul presunto "golpe")
Quello che ha da dire Marco Lillo sul caso Consip (e sul presunto "golpe") E vale la pena leggerlo. Almeno per mettere in fila i fatti. di Marco Lillo Per smontare il teorema del ‘complotto’ contro Matteo Renzi costruito dal Noe dei Carabinieri con la complicità del pm Henry John Woodcock e del Fatto è molto utile una semplice cronologia. Quando il capitano Gianpaolo Scafarto, ai primi di settembre del 2016, avrebbe fatto alla pm di Modena Lucia Musti la confidenza generica su un’indagine non meglio precisata (“Scoppierà un casino, arriviamo a Renzi”) erano già accaduti alcuni fatti. In particolare un signore toscano amico di Tiziano Renzi di nome Carlo Russo era già entrato più volte nell’ufficio di Alfredo Romeo per parlare degli appalti che interessavano all’imprenditore. Non solo in Consip ma anche in Grandi Stazioni e in Inps. Stando alle informative di Gianpaolo Scafarto di quel periodo erano già accaduti questi eventi: il 3 agosto Romeo aveva chiesto a Russo di incontrare il padre del premier di allora perché aveva problemi con il suo amico amministratore di Consip, Luigi Marroni, per una serie di appalti del valore di centinaia di milioni di euro. Russo aveva proposto allora di fare una bisteccata a casa di Tiziano Renzi con lo stesso Marroni. Il 31 agosto Romeo era tornato alla carica e Russo aveva riferito così la risposta di Tiziano: “gli ho detto che … dobbiamo fare sto passaggio con Marroni! M’ha detto dice: ‘Fammi finire sto casino prossima settimana ci mettiamo’”. Quando Scafarto avrebbe fatto la sua profezia, Romeo aveva già proposto a Russo il famoso ‘accordo quadro’ che poi sarà precisato meglio il 14 settembre nel famoso foglio che – secondo l’interpretazione dei Carabinieri – reca l’offerta di 30 mila euro al mese per Tiziano Renzi in cambio di un incontro al mese con Luca Lotti e con Luigi Marroni per propriziare un occhio di riguardo su Romeo da parte della Consip guidata da Marroni. La confidenza di Scafarto (‘scoppierà un casino arriviamo a Renzi’) quindi non è la prova del movente delle sue macchinazioni contro Tiziano e Matteo ma un annuncio abbastanza prevedibile (e certamente scorretto se vero) sulla base di indizi già raccolti. Prima però ricordiamo come è nata la teoria che piace tanto ai grandi giornali, alla politica e ai membri del Consiglio Superiore della Magistratura vicini a Renzi. Il teorema (ben descritto ieri in un pezzo di Carlo Bonini su Repubblica) vuole connettere due fatti che non c’entrano nulla: lo scoop del Fatto del luglio 2015 sulla telefonata di Matteo Renzi con il generale Michele Adinolfi e lo scoop del Fatto del 2016-2017 sul caso Consip. Ebbene il teorema è delineato nel libro del segretario del Pd Avanti. Renzi ricorda così il nostro scoop della telefonata tra lui e il generale della GdF Adinolfi, nella quale i due sparlavano di Enrico Letta, intercettata nel 2014 e pubblicata dal Fatto il 10 luglio 2015. “È la prima volta – scrive Renzi – in cui faccio la conoscenza del Noe, Nucleo operativo ecologico dell’Arma dei carabinieri, che su incarico di un pm di Napoli, il dottor Woodcock, mi intercetta. Apprenderò dell’intercettazione mentre sono presidente del Consiglio, grazie a uno scoop del Fatto Quotidiano firmato da un giornalista che si chiama Marco Lillo. Segnatevi mentalmente questo passaggio: Procura di Napoli, un certo procuratore, il Noe dei carabinieri, il Fatto Quotidiano, un certo giornalista. Siamo nel 2014, non nel 2017, sia chiaro. Che poi i protagonisti siano gli stessi anche tre anni dopo è ovviamente una coincidenza, sono cose che capitano”. L’insinuazione che Il Fatto abbia ottenuto le notizie per i due scoop nel 2015 e nel 2016-7 sempre grazie al Noe e al pm Woodcock è falsa e diffamatoria ma trova subito una grancassa nelle istituzioni. Il libro esce il 12 luglio e sembra il canovaccio delle domande poste al pm Lucia Musti di Modena appena cinque giorni dopo dal presidente della prima commissione del Csm. L’avvocato Giuseppe Fanfani, ex sindaco Pd di Arezzo, amico di Maria Elena Boschi e già legale del padre, ascolta con i suoi colleghi del Csm il procuratore di Modena nell’ambito del procedimento contro Henry John Woodcock finalizzato a capire se il pm di Napoli che ha osato intercettare il padre del leader Pd debba essere trasferito per incompatibilità. La pm Lucia Musti ha ricevuto per competenza nell’aprile del 2015 le carte del fascicolo Cpl Concordia, istruito da Woodcock, nel quale era contenuta l’intercettazione di Matteo Renzi con il generale Adinolfi. La telefonata è divenuta pubblica nel luglio 2017 perché non era più segreta e Il Fatto – come la Procura di Napoli ha ricostruito già nel 2016 – l’ha avuta da fonti non investigative in modo pienamente lecito. E non era più segreta per una svista non del pm Woodcock ma degli uffici dei pm dell’antimafia che l’avevano ricevuta per competenza di materia da Woodcock proprio come la dottoressa Musti l’aveva avuta a Modena. I pm di Napoli nel 2015-2016 indagarano i carabinieri del Noe che avevano aiutato il personale di segreteria, oberato di lavoro, a effettuare la scansione delle pagine senza avvedersi che l’informativa depositata non era quella omissata ma la versione precedente, che non conteneva gli omissis. Così quelle due pagine così delicate con i giudizi sprezzanti di Renzi su Letta sono finite nel computer della Procura accessibile a tutti gli avvocati del procedimento. Tre avvocati (almeno) ne vennero in possesso e così Il Fatto ha potuto acquisire tutte le carte pubbliche del fascicolo, compresa quella che doveva restare segreta. Questo tragitto è stato accertato con certezza dai pm e dai loro periti informatici grazie anche alle perquisizioni ai danni dei giornalisti del Fatto e in particolare al sequestro e all’analisi del computer del collega Vincenzo Iurillo che ha firmato quello scoop con chi scrive questo articolo. I carabinieri del Noe furono indagati e interrogati ma i pm Alfonso D’Avino e Giuseppe Borrelli ne chiesero l’archiviazione a febbraio 2016 perché “E’ da escludersi che la scansione integrale della informativa del 15.10.2014 sia stata intenzionalmente effettuata dai militari al fine di renderla ostensibile attraverso il suo inserimento al TIAP (il sistema informatico della Procura, ndr)”; 2) “la pubblicazione degli atti era avvenuta ad opera del cancelliere (incolpecole anche lui, ndr) addetto alla segreteria del pm dell’antimafia Cesare Sirignano”. L’audizione della dottoressa Musti al Csm doveva essere diretta ad appurare le responsabilità dei magistrati in quella fuga di notizie. Woodcock in questo caso non aveva alcuna responsabilità ma il pm Musti ne approfitta per fare due dichiarazioni contro la polizia giudiziaria preferita dal pm napoletano: i carabinieri del Noe. La prima riguarda il fascicolo Cpl Concordia del 2015 e l’allora vicecomandante del Noe dei Carabinieri Sergio De Caprio, alias Ultimo. Questa è la ‘la seconda versione’ del verbale pubblicata dal quotidiano Repubblica (diversa da quella del giorno precedente) riguardo all’incontro Ultimo-Musti per le carte dell’indagine Cpl Concordia del 2015: “Il presidente Fanfani chiede: «Chi glielo disse?». Musti: «Il colonnello De Caprio mi disse: “Lei ha una bomba in mano, se vuole la può fare esplodere”». Fanfani: «Ma in riferimento a cosa?». Lei: «Ma cosa ne so? Cioè, io non lo so perché erano degli agitati. Io dovevo lavorare su Cpl Concordia, punto, su quest’episodio di corruzione. Dissi ai miei, “prima ci liberiamo di questo fascicolo meglio è”». Musti quindi sta dicendo al Csm che Ultimo quando consegnò il fascicolo Cpl Concordia a Modena disse che era una bomba. Il fascicolo non era centrato su Renzi ma sulla coop emiliana e conteneva intercettazioni del 2014 riguardanti: 1) i rapporti tra Massimo D’alema e la Cpl Concordia; 2) la Fondazione Icsa fondata da Marco Minniti ma lasciata dall’ex sottosegretario nel 2013; 3) intercettazioni su altri personaggi del Pd tra cui anche Matteo Renzi ma non solo lui. Dal testo del secondo (e probabilmente vero) verbale pubblicato da Repubblica ieri si evince chiaramente che il pm Lucia Musti non dice e nemmeno insinua mai che ‘la bomba’ a cui faceva riferimento Ultimo fosse l’intercettazione di Renzi con Adinolfi. La seconda cosa che dice il pm Lucia Musti al Csm riguarda il fascicolo che nel 2016 vedeva il solito Noe, sempre sotto la direzione del pm Woodcock, impegnato sul versante Consip. Così sempre Repubblica (sempre nella seconda versione del verbale ieri) riferisce la versione del pm Lucia Musti su un suo incontro con il capitano Scafarto ai primi di settembre del 2016: «Lui mi ha parlato del caso Consip, un modo di fare secondo me poco serio, perché un capitano, un maresciallo, un generale sono vincolati al segreto col loro pm, non devi dire a me che cosa stai facendo con un altro. Quindi, quando lui faceva lo sbruffone dicendo che sarebbe “scoppiato un casino”, io dentro di me ho detto “per l’amor di Dio”. Una persona seria non viene a dire certe cose, quell’ufficiale non è una persona seria». Fanfani vuole dettagli: «De Caprio ha detto “Ha una bomba in mano”, mentre Scafarto “succederà un casino”?». Musti risponde: «Scoppierà un casino, arriviamo a Renzi». E’ evidente dalla lettura di questa versione del verbale l’inesattezza di quanto pubblicato il giorno prima. Lucia Musti non ha mai dichiarato che Ultimo e Scafarto le dissero: ‘Dottoressa, lei, se vuole, ha una bomba in mano. Lei può far esplodere la bomba. Scoppierà un casino. Arriviamo a Renzi’. Una cosa è la bomba Cpl Concordia di cui parla Ultimo senza alcun riferimento a Renzi e alla sua conversazione con Adinolfi poi pubblicata dal Fatto. Altra cosa è quel generico “scoppierà un casino arriviamo a Renzi” che sarebbe stato detto nel settembre 2016 dal capitano Scafarto quando aveva già in mano indizi pesanti su Tiziano Renzi. La scorretta rappresentazione della realtà fatta dai grandi quotidiani insinua che la bomba di cui parlava Ultimo a Lucia Musti nel 2015 fosse l’intercettazione Adinolfi-Renzi. Non basta. la grande stampa e il Pd al seguito forzano anche il senso della frase di Scafarto per insinuare un intento complottistico del Noe contro Renzi nel 2016. Scrive sul punto Il Corriere della Sera di venerdì “Il fatto che l’ex capitano del Noe abbia detto a Musti, quattro mesi prima di consegnare l’informativa e anche prima che fosse registrata la famosa frase «Renzi l’ultima volta che l’ho incontrato» falsamente attribuita a Romeo («assume straordinario valore e consente di inchiodare alle sue responsabilità il Renzi Tiziano», scrisse Scafarto nel rapporto), potrebbe far immaginare che l’obiettivo dei carabinieri fosse proprio il padre dell’ex premier. Come se fosse un possibile movente della successiva manipolazione dell’intercettazione. E chi volesse ipotizzare che quello fosse lo scopo dei falsi contestati a Scafarto (…) ora avrebbe un motivo in più per sostenerlo”. La rappresentazione di un colloquio in cui Scafarto parla con Musti prima di avere nelle mani gli indizi e le registrazioni che inguaieranno Tiziano Renzi ha permesso al Pd Michele Anzaldi di presentare un’interrogazione al Governo e ha fatto parlare di ‘fatti di gravità inaudita’ all’ex segretario Pd Dario Franceschini e di “complotto” al capogruppo Pd Luigi Zanda. Grazie a questo modo di fare informazione non è apparsa ridicola la visita di Matteo Renzi a Rignano così raccontata in un pezzo dal titolo “Consip, Renzi subito a Rignano dal padre. Con lui il faccia a faccia della pace”. Il pezzo è uscito il 14 settembre, proprio nel primo anniversario del giorno del famoso pizzino. Il 14 settembre 2016 infatti Alfredo Romeo scrisse su un foglietto ritrovato il giorno dopo nella spazzatura dal Noe e interpretato come un’offerta nero su bianco al ‘compare di Tiziano Renzi, Carlo Russo, di 30 mila euro al mese, destinati a ‘T.’ che secondo la tesi accusatoria sarebbe Tiziano Renzi. Al di là delle conseguenze politiche della strumentalizzazione delle frasi della pm Musti, c’è una conseguenza giudiziaria di non poco conto. Alla Procura di Roma sono state trasmesse dal Csm le dichiarazioni della pm di Modena perché i pm Paolo Ielo e Mario Palazzi valutino se inserirle nel fascicolo contro Woodcock. Non solo. Lunedì prossimo la solita prima commissione del Csm presieduta dal solito Giuseppe Fanfani convocherà i due pm di Napoli, Giuseppe Borrelli e Alfonso D’avino, che si sono occupati del’indagine sulla pubblicazione da parte del Fatto dell’intercettazione Renzi-Adinolfi. In pratica il presidente della commissione del Csm convoca i procuratori aggiunti di Napoli e trasmette carte alla Procura di Roma perché finalmente si indaghi a fondo nella direzione del collegamento tra i due scoop del Fatto, proprio la direzione auspicata dal leader Matteo Renzi nel suo libro. Tratto da: Il Fatto Quotidiano
E vale la pena leggerlo. Almeno per mettere in fila i fatti. di Marco Lillo Per smontare il teorema del ‘complotto’ contro Matteo Renzi costruito dal Noe dei Carabinieri con la complicità del pm Henry John Woodcock e del Fatto è molto utile una semplice cronologia. Quando il capitano Gianpaolo Scafarto, ai primi di settembre del 2016, avrebbe fatto alla pm di Modena Lucia Musti la confidenza…
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PROPIO TOSCANO 🍇 . . Sobra decir que Florencia es la joya del renacimiento El espíritu Toscano despierta la seducción, distinción y elegancia En armonía con la belleza masculina . . ➕SANTA LUCIA 234 BELLAS ARTES ➕ . . Veela completa en @Myoldsportblog Credits: Photography: Gustavo Rivero @tavo_rivero Production: Jonathan Chirinos @Jonathan_chirinosr . . Models by: FelipeToledo @felipetoledogaete Models: Nelson Caceres @nelsonn.caceres; Cristobal Alvarez @crissalva40; Pablo Alcayaga @pabloalcayagamoline; Rony Arboleda @ronyarboleda Costumes: Formal Costumes: Wendy Pozo @wendypozolondress T-shirts: H&M stores Accessories: Arrow Belts Shoes: ZARA . . #male #models #menswear #daapermen #seximen #sastreria #tailoring #bespoke #seduccion #wendypozo #suit #toscano #photoshoot #editorial #tavoriverofoto (en Londress Wendy Pozo) https://www.instagram.com/p/BxknzBSpP_M/?igshid=10iw7vy2byw1j
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